L’APPENNINO (DALL’UMBRIA IN GIU’) POTREBBE USCIRE DALLA CRISI TOTALE

VEDIAMO COME!

La natura ci riprova, incredibile, non molla proprio! Un inverno a dir poco latitante sull’Europa e su gran parte del continente Asiatico, molto meno sul Nord America che, come accade ormai da qualche anno, riesce ancora a dare grandi prove di se…

Proprio mentre scrivo sull’Italia si registrano temperature prossime alle medie primaverili con record storici come i 25 gradi di Gavoi, in provincia di Nuovo a ben 777 metri sul livello del mare.

PRESTO CAMBIERA’ TUTTO!

Quest’anno, come accennato più volte, il gran calore non dissipato nel Mar Mediterraneo ed in particolare sui nostri mari Occidentali, rischia sempre di essere una bomba ad orologeria per la formazione di depressioni molto potenti… serve ovviamente aria più fredda per innescare la bomba e fino ad ora, nulla!

SETTIMANA CON TEMPERATURE IN CALO COSTANTE, SENZA FENOMENI DI RILIEVO!

E già qui un primo segnale positivo, se consideriamo che la forte ondata di calore di questi giorni ha fatto registrare valori impressionanti su tutto l’Appennino e non solo… Le temperature caleranno di 10 gradi, mediamente, in 5 giorni, riportandosi prossime ai valori tipici del periodo e questo accadrà su tutto il Paese con particolare rilevanza man mano che si scende verso sud, dove, oggi, i valori sono a dir poco incredibili.

DA VENERDI’ TORNA IL MALTEMPO. ATTENZIONE AL NORD OVEST

Aria più fredda, da Giovedì notte, viaggerà verso il Mediterraneo a Nord Ovest e formerà, grossomodo sul Mar Ligure, una vasta depressione che si amplierà gradualmente coinvolgendo tutta l’Italia. In primis le regioni di Nord Ovest dove previsti accumuli precipitativi notevoli. La neve, in questo caso, cadrà già oltre i 700/900 metri di quota. Le Alpi beneficeranno di ulteriori accumuli di manto nevoso, in alcuni casi oltre gli 80 cm di spessore!

Da Venerdì anche il centro Italia inizierà ad essere bersagliato dalle precipitazioni. Da monitorare il periodo 27 Febbraio/ 1 Marzo. Sarà la prima fase di forte maltempo con temperature di circa 2 °C ad 850 hPa. Questa situazione, se restasse invariata, potrebbe portare almeno 60 cm di neve, se non di più, oltre i 1600 metri di quota. La neve visiterebbe poi quote inferiori già dal 1 Marzo ed in particolare dal 2.

Ci tengo a sottolineare, per i meno esperti, che stiamo parlando di previsioni a 7 giorni. La tendenza sembra ormai chiara, tutti i principali modelli la evidenziano da qualche giorno… basterebbe 1 o 2 gradi in meno per vedere copiose nevicate già oltre i 1200 metri su tutti i rilievi del centro Italia, d’altra parte, 2 gradi in più farebbero fondere la neve fino ai 1800 metri.

Al Sud le temperature si manterranno un pochino più elevate e la quota neve resterà ancora elevata ed in genere oltre i 1700 metri. Anche le precipitazioni saranno più scarse e generalmente giungeranno da Domenica/Lunedì 29 Febbraio/ 1 Marzo.

PRIMA DECADE DI MARZO FREDDA E PERTURBATA CON NEVE FINO A QUOTE RELATIVAMENTE BASSE?

Ovviamente qui il punto interrogativo è d’obbligo! Sembrerebbe che la fase fresca/fredda innescata nel prossimo weekend sull’Italia potrebbe dare il via ad una serie di onde fredde di matrice artica che via via coinvolgerebbero il nostro Paese. In questo caso potrebbero non mancare occasioni per la neve a quote medio/basse in varie zone d’Italia. Ma per questo, ne riparleremo!

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