Proviamo stamattina a fare un pò di chiarezza su quanto i principali modelli di calcolo, da qualche giorno, intravedono nel medio e lungo termine.

Anzitutto le cause dello scossone meteorologico Europeo

Ci sono studi scientifici che vengono effettuati ormai da anni, che tentano di dimostrare una correlazione tra il riscaldamento degli strati più elevati dell’atmosfera (in particolare della Stratosfera) ed i cambiamenti barici a livello del suolo ed in generale degli strati sottostanti. Questo fenomeno si chiama Stratwarming! L’evento storico del Gennaio 1985 seguì ad un forte riscaldamento stratosferico (QUI IL GENERALE ANDREA BARONI, IL 31 DICEMBRE 1984, ANNUNCIAVA L’EVENTO STORICO IN ARRIVO ED ASSOCIAVA LA DINAMICA METEOROLOGICA AD UN “REPENTINO RISCALDAMENTO STRATOSFERICO” – ne parla al sec. 44)

Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad uno Stratwarming estremo, probabilmente più potente rispetto a quello del Dicembre 1985! (trovate molte informazioni in rete!).

In generale, il vortice polare, in questi giorni sta subendo una vera e propria esplosione, concedendo la possibilità, ad una potente alta pressione, di insediarsi tra le zone polari e l’Europa centro occidentale. Questa bolla anticiclonica (alta pressione) causerà con CERTEZZA la discesa di masse d’aria siberiana verso latitudini più basse ed in particolare verso l’Europa centrale già a partire da Giovedì 22 Febbraio.

Da notare la media delle varie ipotesi GFS…spaghi chiusi e media prevista di 15 gradi sotto la media del periodo!

Conseguenze per l’Europa

Come già detto, per l’Europa, abbiamo pochi dubbi sulle conseguenze che questa discesa di aria siberiana causerà! Già da Mercoledì 21 Febbraio un’alta pressione con i massimi tra il Regno Unito e l’Irlanda abbraccerà la bolla alto-pressoria polare e sul suo bordo orientale aria gelida scivolerà verso sud. Dalla Russia Europea fino alla Francia tutto inizierà a gelare!  Aria fredda, in questa prima fase, raggiungerà anche il bacino del Mediterraneo e l’Italia. Questa prima spinta, già tra Mercoledì 21 e Giovedì 22 Febbraio apporterà un leggero calo delle temperature e nevicate sui rilievi anche a quote relativamente basse sul Nord del Paese.

La fase più cruda dell’evento: incertezze per l’Italia!

Dal 24/25 Febbraio si aprirà la fase più cruda dell’evento! L’Europa starà vivendo un periodo assai difficile, con temperature gelide che dalla penisola scandinava alla Germania e fino ai Balcani risulteranno davvero notevoli, probabilmente si batteranno record storici per il periodo! Sarà stabile a Nord della Norvegia il massimo dell’alta pressione con valori rilevanti (fino a 1055 Hpa) che assicureranno robustezza e durevolezza alla spinta delle masse d’aria gelida verso Sud. Aria gelida sarà già penetrata sul Nord Italia (in particolare tra triveneto e pianura padana), ma qui, le incertezze!

Una palude barica, debole, sarà presente sui mari meridionali Italiani, ma a quanto pare, fino ad ora, nessun modello di

La notte tra il 24 e il 24 Febbraio 2018. Qui saremo al punto di svolta (eventuale)… ad oggi non è prevista una configurazione barica capace di spingere verso sud quell’immensa massa d’aria gelida.

calcolo vede la formazione di un minimo in grado di “attirare” la massa gelida presente poco a nord delle Alpi. L’assenza di questa depressione causerebbe oltretutto la mancanza di nevicate importanti sul nostro Paese.

Per concludere

I modelli di calcolo provano da giorni ad individuare l’esatta traiettoria dell’ondata di gelo che l’Europa vivrà nei prossimi giorni. Siamo certi che torneranno giornate fredde, gelide in alcune zone d’Italia con nevicate che saranno possibili anche sulle coste in particolare sul Nord Est e sul versante Adriatico centro settentrionale. Ad oggi possiamo soltanto dire che la formazione di un minimo di bassa pressione sui mari Italiani potrebbe dare il via ad una delle ondate di gelo e neve più importanti degli ultimi 50 anni!

Per ora… bisogna attende! Le ondate di gelo da est sono sempre difficili da leggere… Per ora godiamoci i segnali di questo imponente cambiamento meteorologico che la natura ci offre, quasi a ricordarci della sua vitalità ed imprevedibilità!

 

 

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