Stavolta si fa sul serio
Se proprio dovessi riassumere in due righe ciò che modelli ed indici teleconnettivi, in questo momento, provano a dirci, dovrei utilizzare poche semplici parole: dinamismo, freddo nel medio termine e gelo a seguire.
Esagerazioni? No. E’ solo che ciò che oggi, i modelli previsionali, provano a dirci.
Modelli concordi
Osservando le ultimissime elaborazioni, sia GFS che ECMWF (il modello americano e quello Europeo), vedono un primo affondo gelido, da Est, già a 192 ore. In effetti, svariati indici teleconnettivi, in particolare l’indice AO (Artic Oscillation), per metà Gennaio puntano su valori decisamente negativi il che lascerebbe presagire ad una forte differenza pressoria tra le medie latitudini (Italia) e l’Atlantico settentrionale.
Indice AO intuisce qualcosa
L’indice AO, per i più curiosi, ci dice, in parole povere, quanto il vortice polare, generalmente posizionato sull’Islanda, sia presente e strutturato in quello specifico momento. Un Vortice Polare forte infatti, causa uno schiacciamento dell’Anticiclone oceanico lungo i paralleli che solitamente crea una circolazione zonale portando tempo stabile e tiepido sulle nostre regioni. Al contrario, quando il Vortice Polare è debole, l’alta pressione oceanica riesce facilmente a distendersi lungo i meridiani (da Nord a Sud), trascinando lungo il suo fianco orientale gelide correnti polari in direzione dell’Europa centrale e meridionale.
Tempi e dettagli
Non possiamo certo fornire dettagli previsionali. Parliamo di previsioni a medio e lungo termine che, pur avendo una certa affidabilità per quanto riguarda la tendenza, non ci consentono di fare vere e proprie previsioni meteo. Possiamo dire che, con buona approssimazione, il primo affondo gelido potrebbe colpirci intorno al 15 Gennaio 2021. La matrice dell’aria in arrivo potrebbe essere orientale.
Per ora ci fermiamo qui.
Di seguito le carte GFS, ECMWF e l’indice AO di cui abbiamo precedentemente parlato.
